
Il cambiamento in psicoterapia
Quali obiettivi per un paziente?
Realizzare un cambiamento è sempre un passo impegnativo e può richiedere molte energie, tempo ed investimenti di denaro. Una delle azioni principali per realizzare il cambiamento desiderato è rappresentata dalla messa a fuoco di un obiettivo specifico che dia direzione all’agire e che permetta di verificare l’efficacia delle azioni intraprese. Il raggiungimento di un obiettivo è, dunque, strettamente connesso alla domanda: “Cosa voglio cambiare?” la cui risposta diventa sostanziale se, davvero, si vuole dare una svolta alla propria vita.
Definire uno specifico obiettivo è fondamentale anche per chi intraprende un percorso di psicoterapia.
Capita, tuttavia, che chi inizia questa avventura introspettiva alla scoperta di sé abbia soltanto la vaga sensazione di voler cambiare qualcosa, senza riuscire a dire chiaramente quale sia l’obiettivo che vuole raggiungere. Per tale ragione, all’inizio del percorso, ampio spazio è dedicato alla definizione della meta che il/la paziente vuole raggiungere e alla specificazione di quegli aspetti di sé che effettivamente desidera cambiare: le proprie strategie di gestione dei problemi? Gli obietti di vita? Le proprie modalità relazionali? Il proprio livello di consapevolezza? La percezione di sé e la propria autostima? La gestione del sintomo?
Naturalmente, questi sono soltanto alcuni degli obiettivi che un/una paziente potrebbe voler raggiungere sebbene, a prescindere dallo specifico obiettivo prefissato, tale obiettivo, per poter essere considerato un buon obiettivo, deve essere formulato secondo i criteri qui sotto elencati:
- Deve essere ENUNCIATO IN MODO POSITIVO ossia deve contenere in sé degli elementi che consentano al cervello della persona di visualizzare cosa, nello specifico, vuole raggiungere. Infatti, se stabilisce, semplicemente, che non vuole più qualcosa (“Non voglio più fumare!“), senza chiarire a se stessa, invece, cosa vuole, ecco che si troverà costantemente sollecitata a visualizzare l’attività problematica (il fumare appunto) della quale desidera liberarsi.
- Deve essere RAGGIUNGIBILE ossia alla portata della persona e delle sue risorse.
- Deve essere SPECIFICO e OSSERVABILE. Non è possibile accettare obiettivi di cambiamento generici o globali come “Voglio essere felice” ma è più utile giungere a rispondere alla domanda: “Cosa, nello specifico, può rendermi felice?“.
- Deve essere SICURO ossia deve garantire l’incolumità fisica, emotiva e sociale della persona.
- Deve RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI VITA della persona e soddisfarne i bisogni più autentici e profondi.
Inoltre, il raggiungimento dell’obiettivo è possibile se è sostenuto da una buona motivazione interna del/della paziente, motivazione che il terapeuta cercherà, costantemente, di rinnovare, anche sollecitando la percezione dei vantaggi che può trarre dal suo raggiungimento.
Definito l’obiettivo, durante il percorso di terapia, il paziente verrà accompagnato verso l’acquisizione di 3 capacità che gli/le permetteranno di muoversi nel mondo in modo autonomo e, finalmente, libero dai traumi, dalle convinzioni o dalle emozioni limitanti connesse al proprio passato. Le 3 capacità che conducono a tale libertà, definita da Eric Berne AUTONOMIA, sono:
- Consapevolezza: capacità di stare a contatto con le proprie emozioni, sensazioni corporee più profonde e con ciò che accade nell’ambiente circostante, qui e ora.
- Spontaneità: capacità di scegliere tutta una serie di emozioni, comportamenti e pensieri in modo libero e senza inibizioni o voci critiche che limitano le diverse opzioni che la persona può cogliere nelle circostanze del presente.
- Intimità: capacità di esprimere liberamente le proprie emozioni con gli altri, senza inibizioni ed inutili ansietà.
Il percorso di psicoterapia si conclude quando la persona, ripercorrendo la propria storia e rintracciando i condizionamenti provenienti dal passato, i blocchi emotivi o l’origine dei propri traumi, riuscirà a fare luce dentro se stessa e a mettere in campo tutte le risorse adulte di cui dispone per realizzare il suo obiettivo e la piena soddisfazione dei suoi bisogni più profondi. Grazie alla psicoterapia, la persona potrà, dunque, svelare tutto il suo potenziale e, spogliandosi di ciò che ha ostacolato la realizzazione di sé e dei propri desideri, potrà, finalmente, ritrovare se stessa. A questo proposito, ricordo le parole di E. Berne il quale diceva: “Le persone nascono principi e principesse finché il processo di civiltà non li trasforma in rospi” e: “E’ nostra responsabilità togliere la pelle a quella rana e continuare ad essere principi e principesse“.
Auguro, dunque, a chi si sente chiuso in una condizione di vita che trascina con sé malessere o frustrazioni di riuscire a spogliarsi di ciò che non è più funzionale al benessere e di realizzare il cambiamento che risvegli il principe o la principessa che è in loro. Ritrovare la propria corona significa, infatti, riorganizzare la vita secondo quei desideri e bisogni autentici e profondi che “il processo di civiltà” ha, solo, sopito ma, certamente, mai cancellato.